Vita di coppia

La diversità come ricchezza

Ogni coppia lo sa: la vita a due è costellata dalla diversità ed è assolutamente normale, perché ogni partner è unico e come tale diverso dall’altro. Eppure quando si parla di differenze all’interno della coppia, molto spesso esse sono viste come presagio di guai.

La realtà, però, è che le diversità tra i partner non devono spaventarci: a volte sono addirittura essenziali per la sopravvivenza della relazione, anche se questo non vuole dire che vadano sottovalutati alcuni effetti negativi che potrebbero avere. Ciascuno di noi, infatti, ha alle spalle esperienze diverse da quelle del partner, motivo per cui ciascuno di voi vivrà e starà nella relazione in modo diverso, avrà idee diverse su tutto (o quasi!) e persino un diverso modo di esprimerle. Anche se tutto questo può comportare una notevole fatica, una simile diversità rappresenta una ricchezza per un rapporto, a patto che si comprenda chiaramente che chi ci sta accanto non solo non deve – e non può – essere uguale a noi, ma soprattutto non deve – e non può – guardare il mondo con i nostri stessi occhi.

Dentro le differenze

Parlando di differenze è fondamentale ricordare che essere coppia non vuol dire essere un noi indistinto ed invischiato in cui ognuno deve conformarsi all’altro. Il noi che sorregge una coppia sana è formato da un io + un tu ben separati, tra di loro distinti e diversi, che scelgono di camminare insieme, mano nella mano, ma allo stesso tempo continuano a camminare ognuno sulle proprie gambe.

In una coppia sana i partner non perdono (e non devono perdere) la propria individualità!

Se uno dei due partner pensa di dover cambiare per assomigliare all’altro, qualcosa non va. Se uno dei due partner desidera che l’altro cambi affinché sia più simile a sé, qualcosa non va. Ognuno ha il diritto di essere sé stesso e ha il dovere di sviluppare il proprio sé. Questo in alcuni casi può voler dire cambiare nel tempo, in tutti i casi significa crescere. E a volte stare in coppia vuol dire essere aiutati proprio dal partner a crescere.

L’importante è che le differenze esistenti siano accettate e che nessuno operi per eliminarle: sarebbe come eliminare una parte di sé stessi o del partner. Se proprio non si riesce a mandar giù qualcosa forse la persona che si ha accanto non è quella giusta e non ha senso obbligarla a cambiare per noi, ha più senso lasciarla libera di continuare per la sua strada.

Ogni partner dovrebbe essere in grado di dire all’altro “ti scelgo per quello che sei e non per quello che vorrei che fossi”.

Le differenze che possiamo riscontrare tra due partner sono davvero tante: da quelle di genere (almeno nelle coppie eterosessuali) a quelle di carattere che sono piuttosto ovvie, ma ci sono anche le differenze a livello di educazione ricevuta (inclusa la formazione scolastica) e le differenze tra le famiglie di origine, per non parlare di quelle a livello di esperienze fatte prima di incontrarsi oppure dopo essersi incontrati. Non vanno poi trascurate le differenze che i partner possono avere per quel che riguarda le scelte e i progetti riguardo la vita personale e quella di coppia. Tutte vanno ad incidere sulla vita quotidiana di due persone che stanno insieme, non importa da quando stiano insieme e che tipo di legame li unisca.

coppia in riva al mare al tramonto

Differenze che non allontanino

Per ogni coppia è importante riflettere sulle differenze di cui si è portatori, per imparare ad evitare che si trasformi in difficoltà. Prendendosi del tempo per fare un simile esercizio forse si scoprirà di essere più simili di quanto si pensava o al contrario di essere totalmente agli antipodi: il punto però non è tanto quello, quanto piuttosto come le differenze esistenti trovano posto nella coppia, che grado di attenzione ricevono e soprattutto come i due partner sanno accoglierle e comprenderle, senza giudicarle.

Una volta scoperte le differenze presenti, ci sono infatti tre passi da fare per evitare che diventino un ostacolo per il rapporto:

Rispettare le differenze: non bisogna pensare che l’altro cambierà né agire per farlo cambiare, ma accettarlo ed accoglierlo per quello che è in questo momento. Il fatto che una persona sia diversa non vuol dire che sia migliore o che sia peggiore: esistono tanti modi diversi di esistere e di fare le cose e possono andare tutti bene (a patto che non arrechino danni a sé o agli altri). In una coppia ognuno deve essere libero di essere autenticamente sé stesso.

Comunicare le differenze: quando si sente che quello che l’altro dice o fa non corrisponde alle proprie idee e alla propria sensibilità è bene dirlo, perché non sempre possiamo essere consapevoli di tutte le differenze esistenti e spesso capita di dare per scontato che ciò che è stato valido nella propria esperienza lo sia per tutti (ma non è così!)

Conciliare le differenze: il passo più difficile è capire come far convivere le differenze esistenti e la brutta notizia è che non esiste una ricetta universale per farlo. Ma già il fatto di conoscere e rispettare le specificità di cui ognuno è portatore può essere un grande passo verso la conciliazione. A volte essa significherà seguire quanto uno dei partner porta a modello, altre volte seguire quello che dice l’altro, molto spesso significherà trovare con pazienza un modo nuovo di fare le cose, aprendo la mente alla possibilità che la ragione non stia dalla parte di nessuno!

Quanto detto finora significa che i due partner devono potersi sentire al sicuro nel manifestare autenticamente ciò che sono, senza paura di non essere accettato perché “diverso”. E devono poter sapere che non sono le differenze a dire se sono fatti “l’uno per l’altro” oppure no, per lo meno che non ogni tipo di differenza ha tale potere (perché chiaramente qualcosa che unisce e in cui i due partner devono potersi ritrovare e sentire che possono camminare insieme deve esserci, altrimenti la coppia scoppia!).

Una coppia che può insegnarci che si può stare bene insieme al di là delle differenze è quella formata da Ron Weasley e Hermione Granger, due dei protagonisti della saga di Harry Potter, che nel corso del tempo un po’ per volta – non senza una certa fatica e con tempi diversi – comprendono come il loro rapporto di amicizia sta evolvendo e diventano consapevoli del sentimento che li lega.

Hermione e Ron: oltre le differenze

Hermione e Ron sono diversissimi: la prima ha origini babbane, il secondo è mago purosangue, lei è super studiosa, lui farebbe volentieri a meno della scuola. Possiedono un’intelligenza differente: accademica quella di Hermione, pratica e legata all’esperienza quella di Ron. Apparentemente non hanno nulla che li accomuni, fatta eccezione l’amicizia nei confronti di Harry, eppure un po’ per volta si innamorano l’uno dell’altra. E finiranno con lo sposarsi (con buona pace dei lettori della saga che vorrebbero Hermione in altre relazioni).

Sono convinta che la bellezza del loro amore nasca proprio dal riuscire ad armonizzare le differenze che li caratterizzano – e in qualche modo li rendono complementari – unita ad una profonda conoscenza reciproca: dopo tanti anni sanno tutto uno dell’altra e si amano nonostante conoscano molto bene anche i lati meno gradevoli di ciascuno (e ce ne sono!). Non hanno bisogno di nascondersi dietro maschere, possono farsi vedere per ciò che realmente sono, nella certezza di essere accettati ed amati proprio così.

Le differenze non li spaventano, forse proprio perché nel corso delle molteplici avventure vissute con Harry hanno capito che essere diversi permette di essere più forti, perché le caratteristiche di ciascuno si possono armonizzare con quelle degli altri, i punti di forza di uno suppliscono alle debolezze degli altri. E come ciò è valido in un gruppo di amici, è valido anche nelle coppie, a patto che non si abbia timore a mostrarsi con autenticità.

La loro storia ci dimostra come prima cosa che non ha senso indossare maschere e fingere di essere diversi da ciò che siamo nelle nostre relazioni sentimentali, magari allo scopo di sentirci migliori: essere diversi dal partner, come già detto, non significa essere peggiori o migliori di lui. Inoltre è bene capire che non ci sono caratteristiche più importanti di altre o tratti di personalità che danno maggior valore a chi li possiede. Anche nelle differenze che ci caratterizzano, siamo tutti ok così come siamo!

Il secondo insegnamento che possiamo trarre dalla loro vicenda è che le differenze non sono un ostacolo alla relazione laddove l’amore è sincero e si ha la capacità di integrarle, facendole diventare un punto di forza del rapporto. Essere diversi significa potersi dividere compiti e incombenze, significa poter imparare dall’altro, ossia poter crescere insieme. E in questo Ron e Hermione sono davvero bravi!

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