Conosci davvero il tuo partner?
Qualche tempo fa stavo chiacchierando con mio marito raccontandogli qualcosa circa la mia infanzia e mi sono trovata a dirgli che all’epoca ero molto timida. Sulle prime mio marito credeva stessi scherzando, perché da quando lui mi conosce quel tratto del mio carattere si è decisamente attenuato e non aveva minimamente idea che prima potessi essere diversa da come mi vedeva.
Quello scambio mi ha fatto riflettere su come molto spesso diamo per scontata la nostra conoscenza del partner e crediamo di essere al corrente di tutto ciò che c’è da sapere a suo riguardo, quando in realtà l’altro resterà per sempre almeno in parte un mistero ai nostri occhi. Un mistero che però possiamo provare a rischiarare per quanto possibile, se decidiamo di correre il rischio di guardare in profondità e lasciarci guardare in profondità.
Le mappe dell’amore
Secondo lo psicologo John Gottman ogni partner dovrebbe conoscere l’altro in modo approfondito, tanto da poter creare una sorta di mappa dei bisogni, dei valori, dei desideri, delle esperienze, delle paure e difficoltà del partner. Gottman le chiama mappe dell’amore.
Chiaramente non si può pensare di riuscire in tale impresa senza utilizzare una comunicazione basata su un ascolto attivo e privo di filtri, su una sana empatia e su un interesse reciproco di fondo. Inoltre per avere delle buone mappe è necessario imparare ad ascoltare e guardare il partner liberandosi dagli schemi mentali in cui – senza volergli far torto – quasi sicuramente lo avremo messo quando abbiamo imparato a conoscerlo. Piuttosto bisogna essere sempre pronti a lasciarsi stupire da quello che può emergere, senza giudicare il passato e al contempo senza temere di guardarlo in faccia, perché è da quel passato – con ciò che ha significato anche a livello emotivo – che il partner ha preso forma.
Non bisogna poi dimenticarsi che nel tempo si cambia e questo porta a dover modificare anche le proprie mappe: mantenere ed arricchire nel tempo la comunicazione tra partner diventa quindi fondamentale per tenere sempre aggiornata la conoscenza reciproca e non lasciarsi bloccare dai pregiudizi che nascono da anni di conoscenza.
Per alcune persone è molto facile raccontare di sé e farsi conoscere, anche negli aspetti più intimi e profondi, altri invece trovano difficoltà per timidezza, per paura del giudizio o perché preferiscono non ricordare il passato. Per questo può essere utile avere alcuni spunti da tenere a mente, non per dar via ad interrogatori in stile poliziesco, quanto piuttosto per ritrovarvi insieme a condividere esperienze, riflessioni e pensieri personali su alcuni grandi temi che in vario modo influenzano la vita di coppia.
Ricordare il passato
Due persone si incontrano in un momento specifico della vita e in rari casi hanno un’approfondita conoscenza di quello che c’è stato in precedenza nelle esperienze di ciascuno. Eppure quel passato lascia un’impronta su quello che esse sono nel presente, motivo per cui è bene raccontarselo almeno per sommi capi, così da permettere a chi ci è accanto di sapere come abbiamo assunto la forma che abbiamo oggi.
Ad esempio sarebbe bello raccontarsi i momenti più felici della vita o al contrario quelli più tristi, così come rendere partecipi di abitudini familiari particolari (i cosiddetti riti familiari), specie se si desidera mantenerle.
Sarebbe interessante anche potersi raccontare i sogni che nutrivamo da bambini o adolescenti e come sono cambiati oppure se sono stati realizzati. E ancora raccontarsi delle persone che hanno lasciato un segno nelle proprie vite e del significato che oggi hanno.
Questo non significa che il partner deve diventare il nostro psicoterapeuta – meglio tenere i ruoli ben distinti! – ma semplicemente che avere uno sguardo sul passato lo aiuterà a comprenderci meglio ed anche ad essere più complici nel presente.
Esaminare il presente
Per quanto il passato dice molto di una persona, di certo non dice tutto. Questo è il motivo per cui anche il presente diventa un’ampia fonte di condivisione e confronto, a cominciare da quello che ogni partner vede come positivo nel rapporto di coppia per poi andare ad esplorare quello che invece non apprezza e vorrebbe vivere in modo diverso, dei desideri che nutre rispetto al rapporto.
Guardarsi in faccia e dirsi cosa si apprezza dell’altro e cosa invece non si sopporta, in cosa ci si sente diversi grazie al legame di coppia diventa occasione preziosa per conoscersi meglio ma anche per farlo crescere quel legame.
Ma sarebbe interessante anche riuscire a ritagliarsi degli spazi in cui ogni partner possa parlare di sé, di quello che apprezza ed ama di sé, di ciò per cui è orgoglioso di sé, ma anche di ciò che fatica ad accettare, di quello che vorrebbe fosse diverso, di quello che nel presente è un peso. Vedersi per ciò che si è nel presente è passo imprescindibile per vivere insieme lo slancio verso il futuro.
Sognare il futuro
Per quanto ognuno abbia il compito di dar vita al proprio futuro secondo ciò che ritiene meglio per sé, è chiaro che in una coppia il futuro si costruisce anche insieme e soprattutto che ogni partner può (e dovrebbe) essere il primo sostenitore dell’altro. Per riuscire in questa impresa è necessario conoscere i sogni e le paure che ciascuno nutre, così da aiutare a rendere concreti i primi e ad evitare le seconde.
Ogni partner, inoltre, ha di certo desideri che riguardano tanto la vita di coppia quanto alcuni aspetti della propria realtà personale: conoscere questi desideri è il primo passo per comprendere se è possibile realizzarli insieme nel primo caso o come sostenerne la traduzione in realtà nel secondo. A volte può anche succedere che i desideri di ognuno cozzino contro quelli dell’altro oppure che vengano percepiti come un ostacolo alla vita familiare: in questi casi è necessario un dialogo profondo, sincero e aperto per trovare un compromesso che vada bene ad entrambi.
Non darsi per scontati
Può sembrare tutto molto banale, che queste mappe dell’amore siano tutto sommato semplici da tracciare perché certe cose del partner le conoscono tutti, anche senza conversazioni particolari. La realtà è che spesso ci fermiamo alla superficie perché, una volta trascorsi i primi tempi in cui scoprirsi è una bellissima avventura e c’è costantemente la voglia di saperne di più dell’altro, crediamo di conoscerlo abbastanza bene da non dover approfondire più nulla.
Invece c’è sempre qualcosa che possiamo imparare sul partner, perché nel tempo ciascuno di noi evolve e la sua prospettiva sul mondo, su sé stesso e sugli altri si modifica. Rimanere “aggiornati” ed aggiornare le mappe dell’amore significa allora comprendere dove sta la persona che amiamo in un preciso momento della sua vita e trovare insieme il modo migliore per attraversarla insieme.